Da qualche anno, più precisamente da quando ho letto “L’arte di correre” di Haruki Murakami, ho modificato le mie abitudini di cosa e sono passato dal considerare la corsa come uno sport da praticare qualche giorno alla settimana all’interpretare la corsa come una parte della mia giornata e della mia vita.
Di conseguenza, come mangio e dormo tutti i giorni, ho iniziato a correre tutti i giorni (o quasi).
Questo mi ha portato ad alcuni cambiamenti, di cui ho discusso in un altro articolo.
Sicuramente questa pratica mi porta a fare più kilometri settimanali e a migliorare le mie capacità di recupero inoltre è un tempo che posso dedicare a me stesso ogni singolo giorno.
Ultimamente però ho iniziato a chiedermi se il fatto di non avere neanche un giorno di totale recupero possa impedirmi di essere “al top” nei giorni in cui ho allenamenti di qualità, e questo a lungo andare possa incidere sulle mie prestazioni.
Non so neanche io come proseguire ma questa settimana mi sono preso il Lunedì di recupero in cui non ho corso ma ho fatto salto con la corda e ginnastica. Sicuramente le articolazioni ringraziano e probabilmente il recupero post lunghissimo della domenica è stato migliore.
Ora vorrei provare per un periodo a “costringermi” a non correre almeno un giorno alla settimana e monitorare i progressi, dopodiché se dovessero esserci effettivi miglioramenti mi toccherà valutare se mi importano di più le prestazioni il giorno della gara o se accettare di sacrificare un po’ di brillantezza in cambio della bella sensazione che mi da la corsa quotidiana.