Nel corso degli anni ho provato diversi marchi e diverse tipologie di scarpe.
Attualmente mi sto trovando bene con Nike: da circa due anni le mie “everyday shoes” sono Nike. Prima le Pegasus 39 (comprate per ben tre volte tanto che ero comodo) e ora le Invincible Run 3 (sono al secondo paio).
Ho trovato entrambe molto comode e adatte al mio piede.
Le Pegasus in particolare erano molto versatili: leggere quanto basta quando volevo fare dei “lenti svelti” ma ammortizzate a sufficienza per le corse quotidiane.
Le Invincible Run invece sono scarpe più pesanti ma così morbide che mi hanno fatto dimenticare cosa siano i “fastidi post allenamento”, anche dopo corse di 20 e più kilometri.
La cosa che più mi ha colpito delle Invincible Run 3 è la longevità: non avevo mai superato gli 800km con un paio di scarpe e queste, di kilometri, ne hanno fatti (il primo paio) più di 1100, con le attuali ho passato i 700 e sono ancora in buona forma.
Naturalmente sia le Pegasus sia le Invincible sono scarpe pensate per corsa lenta e quotidiana, quando voglio spingere un po’ di più e sono disposto a sacrificare la comodità che scarpe uso?
Attualmente corro con Adidas Boston 12 con le quali non è scattata la scintilla, anzi…
L’ultimo paio che mi ha fatto innamorare sono state invece le Nike (che strano…) Streakfly, trovate in offerta a un prezzo ridicolo (circa 80€) e amate fin dal primo utilizzo, calzano aderenti e sono reattive da morire. Unica pecca? durano poco. Le ho dovute cambiare dopo appena 450/500km che, considerando il prezzo basso, sarebbero anche accettabili. Il problema è che ora non si trovano a meno di 130€.
Per il giorno della gara ho acquistato le Nike Vaporfly 3 che sono state le mie prime e uniche scarpe con piastra di carbonio. Fin ora le ho usate per una maratona, due mezze e due 10km. Tutte corse molto bene e con ottimi riscontri cronometrici.
Penso che le utilizzerò per tutte le gare di questo 2024 per poi pensare alle eredi, sicuramente ancora con carbonio ma da stabilire se saranno ancora della casa americana.